Rating di Legalità

Il rating di legalità, introdotto nel 2012 come sistema premiale per l’accesso al credito e ai finanziamenti pubblici per le imprese con fatturato superiore a 2 milioni di euro, è entrato anche nel mondo degli appalti pubblici come possibile strumento di attribuzione di punteggio aggiuntivo nelle procedure di gara.

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato-AGCM, in accordo con i Ministeri della Giustizia e dell’Interno, con la delibera n. 24075 del 14 novembre 2012, successivamente revisionata con le delibere AGCM nn. 25207 del 4 dicembre 2014 e 26166 del 13 luglio 2016, ha emanato il Regolamento che definisce i criteri per l’attribuzione del rating di legalità alle imprese operanti nel territorio italiano.

L’Autorità Nazionale Anticorruzione-ANAC, con la determinazione n. 3 del 9 dicembre 2014, ha poi introdotto la possibilità per le stazioni appaltanti di attribuire un punteggio ai concorrenti muniti di rating di legalità. Il decreto correttivo del nuovo Codice dei contratti pubblici ha poi riservato spazi specifici per la valorizzazione del rating posseduto dagli operatori economici nelle procedure di aggiudicazione dei contratti.

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